La tesi “Aquileia. La basilica”, discussa all’Isia di Urbino (Relatore Angelo Rubino, correlatori Giuseppe Biagetti, Francesco Frullini, Jacopo Russo), vuole essere una proposta di studio del patrimonio sotrico artistico dove le immagini, stampate e digitali siano di appoggio a validi testi scientifici, migliorando la qualità e la quantità del materiale ora disponibile a ricercatori e studiosi di ogni genere.
la campagna di imaging della basilica, nell’arco di 10 mesi, ha permesso di documentare ogni aspetto dell’immenso patrimonio materiale, in buona parte formato da affreschi e mosaici, senza dimenticare la scultura e l’architettura.
Lo strumento del virtual tour e delle mappe tematiche permette la fruizione puntuale delle singole opere, viste sia nella loro completezza che singolarmente, dando accesso all’enorme ricchezza della cripta e degli affreschi dei due absidi, risalenti all’XI secolo.
Ogni opera è stata riprodotta in altissima risoluzione, gli absidi distesi in piano per permetterne la visione continua con i corretti rapporti spaziali ed infine l’enorme mosaico pavimentale è stato fotografato a corta distanza per restituirne un’immagine in altissima risoluzione di tutto il tappeto, qui sotto il dettaglio delle storie di Giona
Qui il mosaico completo
Inoltre tramite drone e laser scanner è stata modellata tutta l’architettura della basilica, interni ed esterni per ottenere tutti i dati sulla costruzione e lo stato di conservazione della stessa.
E, per concludere, il lavoro ha preso la forma di un corposo volume dove i testi di vari storici dell’arte accompagnano e supportano le riprese e dove, tramite un elevato numero di QRCode, tutto il maeteriale non stampato risulta comunque accessibile tramite tablet o pc.